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Negli ultimi mesi, l’Unione Europea ha rafforzato le regole che riguardano le esportazioni verso paesi dell’Unione Economica Eurasiatica (EAEU), con particolare attenzione a Russia e Bielorussia. Gli aggiornamenti includono controlli più severi sui beni a duplice uso (dual-use) e nuovi dazi su prodotti strategici come fertilizzanti e prodotti agricoli. Queste misure hanno impatti diretti sulle imprese che esportano tecnologie, macchinari e materie prime.

 

Aggiornamento dual-use: cosa cambia

L’8 settembre 2025 la Commissione Europea ha aggiornato la lista dei beni a duplice uso.

Le novità principali:

  • Allineamento con i regimi internazionali: la lista tiene conto dei vincoli dei principali trattati di non-proliferazione (Wassenaar, MTCR, Australia Group, NSG).

  • Controlli su tecnologie emergenti: alcune tecnologie prima non soggette a restrizioni ora richiedono autorizzazioni.

  • Centralizzazione del controllo UE: procedure più uniformi tra Stati membri per garantire trasparenza ed efficacia.

Impatto per le aziende: è fondamentale verificare se i propri prodotti rientrano nella nuova lista, richiedere licenze di esportazione se necessario e aggiornare i processi interni di compliance.

Nuovi dazi su prodotti agricoli e fertilizzanti

A partire da giugno 2025, l’UE ha introdotto nuovi dazi su prodotti agricoli e fertilizzanti provenienti da Russia e Bielorussia, con aumenti fino al 50% su alcune categorie.
Questo significa:

  • Possibili aumenti dei costi per chi importa materie prime dall’EAEU.

  • Necessità di rivedere i contratti di fornitura per non incorrere in penali.

  • Maggiore attenzione alla pianificazione logistica e commerciale.

Obblighi di export compliance

Le nuove regole impongono alle aziende di:

  • Rafforzare la due diligence sui clienti finali.

  • Aggiornare i programmi di export compliance interni.

  • Monitorare costantemente l’evoluzione delle normative per evitare sanzioni.

Le imprese devono dimostrare di avere sistemi di controllo e verifica sui propri flussi di esportazione, specialmente per beni soggetti a restrizioni o dual-use.

Impatti concreti per le imprese

  • Necessità di licenze aggiuntive per tecnologie sensibili.

  • Potenziali costi più alti per import/export di beni agricoli o fertilizzanti.

  • Opportunità di ottimizzare i processi interni per garantire sicurezza e rispetto delle norme.

Consigli pratici per esportatori

  1. Mappare i prodotti per individuare quelli soggetti a restrizioni.

  2. Aggiornare i programmi di compliance export.

  3. Condurre una due diligence approfondita sui clienti esteri.

  4. Tenersi aggiornati su tutte le modifiche normative.

  5. Collaborare con consulenti o esperti di commercio internazionale per gestire licenze e autorizzazioni.

Conclusione

Le nuove regole UE 2025 rappresentano una sfida ma anche un’opportunità: le aziende che si adeguano rapidamente possono gestire meglio i rischi e rafforzare la loro posizione competitiva sui mercati internazionali.
Parità Export supporta le imprese con consulenza, formazione e strumenti per navigare queste novità, garantendo sicurezza, compliance e continuità delle attività commerciali.

 

 

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